Un mito sulla creazione del mondo è un racconto molto antico che spiega come è nato il mondo, gli esseri viventi e gli uomini, in un tempo in cui non c’erano ancora la scienza e i libri.
Le persone di tanto tempo fa si chiedevano:
“Chi ha fatto il cielo, il mare e le montagne?”
“Da dove viene il sole?”
Per rispondere a queste domande, inventavano storie piene di fantasia, con dei, eroi e forze della natura che creavano tutto.
Ogni popolo aveva il suo mito: per esempio, i Greci raccontavano che Gaia, la Terra, nacque dal Caos, mentre gli Egizi dicevano che Ra, il dio del sole, fece uscire la vita dalle acque.
Quindi, un mito della creazione è una storia sacra o magica che spiega l’origine del mondo e aiuta a capire come gli uomini di un tempo vedevano la natura e il cielo.
Il mito cinese di Pangu
In principio nell’universo non esisteva nulla, solo il caos. Nel caos, tuttavia, si formò un uovo, che rimase dormiente per diciottomila anni. All’interno dell’uovo, lo yin e lo yang si mescolarono in modo così perfetto che ad un certo punto, senza che l’uovo si schiudesse, ne nacque Pangu: un essere gigantesco, con due grandi corna.
Pangu desiderò creare la Terra: con un’ascia distrusse l’uovo cosmico e da esso nacquero la Terra e il Cielo. Per diciottomila anni Pangu si mise tra Terra e Cielo per tenerli separati; ogni giorno la Terra si faceva più bassa e il Cielo più alto e ogni giorno Pangu cresceva insieme alla distanza tra loro. Pangu non affrontò questa fatica da solo; quattro animali leggendari lo aiutarono a separare il Cielo e la Terra: la tartaruga, la fenice, l’unicorno e il dragone.
Infine, Pangu terminò la sua creazione: i suoi occhi divennero il Sole e la Luna, la sua voce divenne il tuono, il suo respirò formò il vento. Le sue corna e il suo corpo divennero alte montagne e così la Terra diventò così come noi la conosciamo.
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