Sono diverse le città dove San Pietro sarebbe approdato, in particolare: Otranto, San Pietro in Galatina, S. Maria di Leuca, Gallipoli, Taranto, San Pietro in Bevagna (Manduria). Non si può escludere però che l’apostolo abbia visitato più di uno di questi porti, seguendo le rotte commerciali che anticamente facevano scalo proprio in questi luoghi.
Ad Otranto, sulla collina più alta, sorge un’antichissima chiesetta che ne commemora lo sbarco. Secondo vari studiosi, l’apostolo avrebbe attraversato Otranto nell’anno 43, come tappa del suo viaggio verso Roma.
A San Pietro in Galatina, oggi Galatina, è conservata nel Duomo la pietra sulla quale, secondo la tradizione, san Pietro si riposò durante una delle tappe salentine nel suo viaggio da Antiochia verso Roma. Non a caso lo stemma della città di Galatina contiene come simbolo le “chiavi di Pietro”.
A S. Maria di Leuca un’antica fonte riporta che “Pietro, giunto da Gerusalemme, incontrò la popolazione locale”; ma si teme che il riferimento sia dovuto a Pietro, vescovo di Alessandria.
A Gallipoli è la chiesetta di San Pietro de’ Samari a ricordare il passaggio dell’apostolo; probabilmente qui l’apostolo Pietro avrebbe nominato il primo vescovo di Gallipoli: Pancrazio, suo condiscepolo.
Pare che S. Pietro avesse visitato anche Taranto e si narra che, prima di entrare in città, all’epoca dell’imperatore Claudio (41-54 d.C.), si volle fermare sull’isola antistante, oggi chiamata isola di San Pietro. Anche in questo caso non si tratterebbe solo di una sosta, ma di una tappa che comporta sempre l’evangelizzazione degli abitanti, il loro battesimo e la loro conversione.
(Ricerca a cura delle alunne Sara D., Noemi F. e Grazia C.)