lunedì 6 gennaio 2014

Epifania: è la festa della Befana o ricorda un avvenimento più importante?

Tutti in Italia conosciamo la leggenda della Befana, una signora anziana dura di cuore che custodiva gelosamente i suoi giocattoli sin da bambina, poiché lei non aveva ricevuto amore dalla gente.
Quando nacque Gesù lei incontrò i Re Magi. Essi arrivarono a Betlemme e proprio a lei chiesero informazioni sul Bambino. Gina, questo era il suo nome, raccontò loro di una coppia di giovani sposi che stava per avere un figlio proprio in quella notte. Essi avevano bussato anche alla sua porta, ma lei non li aveva aiutati.
I Re Magi invitarono la vecchia signora ad unirsi a loro per cercare il luogo dove era nato Gesù, ma questa rifiutò. Allora partirono da soli, e una volta trovata la stalla con Giuseppe e Maria, offrirono a Gesù a Gesù i loro preziosi doni.
Al loro ritorno bussarono di nuovo alla porta di Gina dicendo che avevano trovato il bambino: era tutto vero! Veramente quel bambino era il Salvatore del mondo che ogni persona stava aspettando!
Gina capì che quel bambino era davvero speciale e pensò di andare anche lei a conoscere Gesù e portargli tutti i suoi doni, quelli che aveva custodito gelosamente.
Purtroppo, quando la vecchia arrivò alla stalla non c'era più nessuno. Così decise di girare il mondo intero alla ricerca di tutti i bambini. Ognuno di essi sarebbe potuto essere quel bambino speciale. Ed è da allora, quindi, che la befana si avvicina a tutti i piccoli e, mentre essi dormono la notte, li guarda con tenerezza, dà loro un bacio affettuoso e lascia accanto a ciascuno uno dei suoi poveri doni.

In realtà EPIFANIA significa "manifestazione, rivelazione".

È, infatti, in questo giorno che Gesù bambino si rivelò come figlio di Dio ai tre Magi. Ma, chi erano costoro? Erano Baldassarre, Melchiorre e Gaspare, tre sapienti che provenivano dalle lontane terre d'Oriente. Si erano messi in cammino guidati da un astro splendente, una stella cometa, che mai prima aveva fatto apparizione nel cielo. Lo studio di questo insolito fenomeno li aveva avvisati che qualcosa di realmente grande stava per accadere. Così avevano consultato molti libri e in uno di essi trovarono questa profezia:

"Nascerà da umile dimora un bambino che diverrà il Salvatore del mondo, il Re dei re! Al suo apparire ci saranno schiere di angeli ad accoglierlo sulla terra e si verificheranno cose mai viste prima". Così i tre uomini avevano deciso di seguire la singolare stella per rendere omaggio a quel bambino salvifico. Portavano con sé tre doni simbolici: l'oro, l'incenso e la mirra. L'oro perché era il dono che veniva riservato ai sovrani; l'incenso perché era bruciato solo in onore delle divinità; la mirra che in antichità veniva utilizzata durante le cerimonie funebri e che sarebbe divenuta il simbolo della futura resurrezione di Cristo, il Re che trionfò sulla morte.

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